Siamo in Svizzera, nel cantone francofono del Vaud, e in questo lembo di terra vicino alla città di Losanna, sorge la regione vitivinicola del Lavaux. Un suggestivo territorio tutto da scoprire, introdotto nel 2007 nel Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il Vino in Svizzera
Ma partiamo dal descrivere brevemente la viticoltura svizzera, per molti ancora poco conosciuta.
Sarà un po’ per via dei suoi vini poco esportati e non facilmente reperibili a prezzi accessibili, o magari perché non circondati da quell’aura di prestigio, soprattutto se comparati con i prodotti delle confinanti Italia e Francia.
Sta di fatto che la nomea di questa terra in ambito enologico è piuttosto limitata, al contrario molto più conosciuta per svariate altre eccellenze in ambiti differenti.
Parlando di cifre, la superficie vitata elvetica ammonta a 15.000 ettari, con una produzione annuale di circa 1 milione di ettolitri.
Numeri non esorbitanti, considerando che la produzione locale riesce a coprire solo il 40% del fabbisogno interno, per cui il restante 60% è compensato dalle importazioni.
Altro fattore che limita le esportazioni, visto che meno del 2% delle bottiglie esce dai confini nazionali.

Panoramica Lago di Ginevra e Vigneti
Le aree vinicole
Il paese è suddiviso in 26 cantoni, nei quali in ciascuno si produce del vino, anche se la maggior parte dei vitigni risiede nella parte ovest, nei cantoni di lingua francese, nella Svizzera Romanda, dove sono presenti il 75% dei vigneti nazionali.
Le principali regioni vinicole in territorio elvetico sono 6:
- Vallese,
- Vaud,
- la regione di Ginevra,
- la zona dei tre laghi,
- la Svizzera orientale,
- il Ticino.
La zona che analizzeremo oggi, Il Lavaux, si trova nel Vaud, secondo cantone per importanza vinicola dopo il Vallese, con un’estensione di 3800 ettari adibiti alla vigna.

Vigneti nel Lavaux
Lavaux AOC
La regione Lavaux, da cui prende il nome l’omonima appellation, si protrae per 30 km su una superficie di circa 820 ettari lungo la sponda del lago di Léman (meglio conosciuto come lago di Ginevra).
Qui, si producono 8 denominazioni (AOC):
- Lutry,
- Villette,
- Epesses,
- Saint-Saphorin,
- Chardonne,
- Vevey-Montreux,
- Dézaley (Grand Cru),
- Calamin (Grand Cru)
La particolarità di rilievo in quest’area è la disposizione. Infatti le vigne giacciono su terrazzamenti sorretti da una sfilza di muretti in pietra, affacciati sul lago.

Terrazze di vigneti con vista sul lago di Ginevra – Canton Vaud
Un incantevole ritratto di straordinaria bellezza, inserito come accennato nell’introduzione, nel 2007, nel Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Riconoscimento che va a premiare l’unicità e la particolarità di questo paesaggio, creato in tempi lontani. Un perfetto connubio tra uomo e territorio.
Piccola curiosità: Il territorio è soprannominato dagli abitanti locali “terra dei tre soli,” visto che usufruisce dell’irradiazione diretta del sole, di quello riflesso dal lago e dal calore immagazzinato dai muretti, a sua volta rilasciato durante la notte.
Un po’ di storia
Le origini delle prime viti coltivate in questa zona, risalgono come presumibile, ai tempi dell’impero romano mentre l’edificazione dei terrazzamenti si riconduce ai monaci cistercensi e benedettini, nel XII secolo.
Per far fronte ai ripidi pendii, costruirono dei terrazzamenti di pietra su cui piantarono le viti. Un duro lavoro portato avanti con orgoglio dalle nuove generazioni di vigneron, che si sono prodigati a preservare l’unicità di questi luoghi, ma allo stesso tempo introducendo un pizzico di modernità.

Filari di uva Chasselas nei vigneti di Lavaux Vaud
La grande diversità di suoli e microclima presenti in questa area permette la coltivazione di diverse varietà, ma il vitigno più coltivato ed eccellenza svizzera è lo “Chasselas.”
Lo Chasselas, il vitigno neutrale del Lavaux
Da quest’ultimo si ricava un vino dai sentori piuttosto neutri e delicati. L’esperto critico tedesco Stephan Reinhardt utilizza ironicamente l’espressione “neutralità svizzera,” per descrivere questa peculiarità. Ovviamente non può e non deve essere paragonato ad altre uve dal carattere più aromatico.
Visto che ci troviamo di fronte a una varietà non dotata di una forte e spiccata personalità, le caratteristiche del terroir e le condizioni climatiche in cui cresce, sono fondamentali per la sua forgiatura.
Un vitigno in grado di fornire vini di qualità nel suo piccolo, apprezzati per la loro delicatezza e la facile beva.
Sui suoli argillosi-calcarei di origine morenica del Lavaux, lo Chasselas si esprime su note floreali, fruttate e minerali, con le annate migliori che sviluppano sentori di miele e vaniglia. Un vino fine, elegante, di buona freschezza e sapidità.
Si accompagna bene con la fonduta svizzera (il classico abbinamento locale), formaggi a pasta molle o piatti a base di pesce.
Gli altri vitigni coltivati, in misura minore, sono Gamay e Pinot Noir.
Tour tra i vigneti
Questi luoghi possono essere ammirati attraverso alcuni tour guidati, ideali per ammirare il panorama in relax e trascorrere un’esperienza da ricordare. Vediamoli insieme.

Treno turistico lungo i vigneti a terrazze sul lago di Ginevra Lac Leman
Lavaux Express
Un trenino che da aprile ad ottobre percorre i vigneti lungo i pendii, con possibilità di degustare i vini locali.
Lavaux Panoramic
Un treno a ruote, che parte da Chexbres e porta i turisti a immergersi tra i vigneti. Percorsi che partono da località diverse per assaporare ogni angolo di questa terra.
Train des vignes
Un treno regionale che collega i paesi di Vevey e Puidoux, alla scoperta dei vigneti e vini locali. Buon punto di partenza per i turisti.
Interessante ma impegnativo è anche il lungo percorso di 32 km, che congiunge Losanna-Ouchy al Castello di Chillon a Veytaux. Da percorrere a piedi o in bicicletta. Sicuramente un bel modo per godersi appieno l’esperienza.