Uno dei piatti della tradizione più ampiamente cucinati e apprezzati durante le festività è la faraona ripiena, spesso nelle nostre tavole anche in altre varianti (al forno, arrosto ecc.), ma principalmente cucinata in questo modo davvero prelibato.
Manca sempre meno al periodo natalizio e seppur quest’anno il Natale assumerà un aspetto insolito da quello al quale siamo abituati, ciò non significa che dovrà vestire un sapore diverso.
La Faraona, regina delle festività
Conosciuto anche come “gallina di faraone” (Numida Meleagris ) è un uccello galliforme appartenente alla famiglia dei Numididi.
Il suo habitat elettivo sono le foreste dell’Africa settentrionale e dell’isola di Madagascar, in cui è diffuso allo stato selvatico.
Testimonianze riportano che la specie sia stata introdotta e resa domestica dagli antichi Greci e Romani. Importato poi in Europa, Medio Oriente e America lo si trova addomesticato come animale da allevamento o come selvaggina.

Faraona ripiena al forno
La faraona, apprezzata per la prelibatezza delle sue carni, è entrata nella tradizione culinaria italiana e viene allevata in Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia.
Per il colore delle sue carni, la faraona è equiparabile al tacchino e il fagiano e come essi, richiede di una frollatura duratura e meglio si accompagna a preparazioni succulente che aiutino ad ammorbidire le carni.
La ricetta della faraona ripiena può avere diverse varianti, tra le più gettonate la versione classica con ripieno di salsiccia, pangrattato, latte e rosmarino e quella più autunnale, con castagne, melagrana e pancetta.
Faraona ripiena e abbinamento Vino
Ad ogni tipo di ripieno il suo vino. La distinzione tra vino rosso o bianco da abbinare alla faraona, si può sintetizzare in questi accorgimenti.
Il vino rosso può essere utile per esaltare il ripieno e gli elementi di accompagnamento enfatizzando l’aromaticità del piatto, invece un vino bianco può aiutare a valorizzare la prelibatezza della carne bianca.
Di seguito i nostri suggerimenti per un felice abbinamento vino faraona.

Vini da abbinare alla Faraona ripiena
Faraona e vino rosso
Nello specifico, la Faraona ripiena di castagne e salsa alla melagrana e la Faraona alla boscaiola sono preparazioni dal gusto intenso, che restituiscono sentori più terrosi: funghi, castagne, tartufo si unisco a condimenti unti come pancetta e burro che richiedono un vino di sostegno, ma elegante.
Per assonanza di sapori, vini le cui note terziarie di evoluzione e sottobosco si amalgamano al piatto, possono essere un Bordeaux (da provare il Saint Estèphe di Château Haut Marbuzet), o un Bolgheri (mi viene in mente Michele Satta, ma anche il Sassicaia va bene;)).
Oppure un Cabernet Sauvignon (Colterenzio dall’Alto Adige) con qualche anno di affinamento alle spalle. L’evoluzione, il tannino e la balsamicità del vino restituiranno un abbinamento equilibrato per un piatto pregiato dal gusto ricco e succulento.

Piatto di Natale tradizionale faraona farcita
Sapori dal retrogusto agrodolce, la cui componente fruttata dona un lieve sentore acidulo e gli zuccheri presenti possono caramellare, come nella Faraona all’arancia e nella Faraona ripiena alle mele, meglio si avvicinano a vini la cui morbidezza è più accentuata.
L’Amarone della Valpolicella (Falezze lo conoscete?) grazie alla sua sensazione glicerica smorza l’eventuale percezione amaricante dell’arancio e armonizza l’abbinamento rendendolo vellutato.
In alternativa, interessante può essere l’accoppiata con il Montepulciano d’Abruzzo (Zaccagnini o Emidio Pepe), sia classico che riserva: il carattere animato, fruttato e speziato del vino crea un associazione di sapori più vibranti e speziati.
Faraona e vino bianco
Ultime ma non per importanza, la Faraona ripiena “classica” e quella ripiena al cartoccio (polpa di vitello tritata, fegatini di pollo, pistacchi..).
Il sapore di tali preparazioni è più delicato, la presenza del pangrattato bagnato nel latte, del burro e della maggiore grassezza nella carne del ripieno, rendono quest’ultimo morbido e non asciutto all’assaggio.
Questo aiuta ad aumentare la morbidezza delle carni, che in questo caso meritano di essere esaltate con un abbinamento faraona vino bianco.

Ballotine arrosto di faraona su stufato di verdure
Etna Bianco, Chardonnay e Pinot Bianco, vini persistenti, di struttura e longevi. Vediamoli in dettaglio:
- Il Carricante (vitigno principale dell’Etna Bianco), che con la sua fragranza e freschezza dona vigore al palato (proponiamo quello di Tenuta delle Terre Nere),
- la struttura elegante e persistente dello Chardonnay affinato in legno (che ne dite del Cuvée Bois di Les Cretes?), le cui note evolute e tostate restituiscono struttura al piatto,
- infine un Pinot Bianco affinato (uno dei più indicati è Rarity di Terlano) la cui persistente freschezza scavalca gli anni e completa con sfarzosità l’abbinamento.
Ora siete pronti per passare alla pratica ed iniziare con i vostri esperimenti!
Serve aiuto sulle buone regole da seguire per un Abbinamento Cibo Vino perfetto?