Mercato dei Vini a Piacenza: La Terra Promessa dei Vignaioli Indipendenti

Mercato dei Vini FIVI 2014 - Piacenza

Un altro vortice di assaggi e degustazione vini emozionante, sulla scia di quella felicissima di Torino di lunedì scorso. Il Mercato dei Vini di Piacenza, giunto alla Quarta Edizione, è un luogo di perdizione mistica per gli appassionati di vino, la “terra promessa” dei Vignaioli Indipendenti e dei produttori di vocazione “naturale”, che possono condividere e vendere al pubblico i loro vini, le loro fatiche e la loro filosofia di agricoltori e vignerons. Vediamo com’è andata….

Direi benissimo. Dalla location, facile da raggiungere, ampia e molto compatta (senza uscire ed entrare dai padiglioni) al rapporto qualità prezzo, decisamente abbordabile e apprezzabile, alla presenza di produttori in quantità e qualità. Mi ha lasciato perplesso solo la disposizione dei banchi di assaggio, che poteva seguire il territorio italiano, idealmente come uno stivale, evitando di far “navigare” a zig zag gli appassionati da un punto all’altro, generando confusione e inutili camminate per chi voleva seguire il criterio geografico. In ogni caso un peccato veniale.
Da segnalare alcuni banchetti strepitosi di prodotti gastronomici tipici (formaggi, salumi ecc) ed uno relativo al bel libro Vino in Valle di EnoFaber (Fabrizio Gallino), uno dei più autorevoli Wine Blogger italiani (uno dei pochi a non tirarsela), che ha documentato con tocco e passione i vini della Valle D’Aosta.

Un pò di assenze tra i produttori, (Emidio Pepe, Cantine Barbera, Crocizia, Cappellano, Foradori,Radikon ecc) ma una lista dei presenti molto ricca ed eterogenea, costituita da tante piccole realtà di spessore e tipicità, affiancate da alcune cantine note ai più (AR.PE.PE, Grosjean, Keber, Speri, Les Cretes, PieroPan, Vigneti Massa ecc).

4° Mercato FIVI a PiacenzaGli spazi per degustare in modo adeguato c’erano, raramente era necessario aspettare per assaggiare i vini e quasi sempre si riusciva a chiacchierare con i produttori, sempre disponibili e molto desiderosi di far conoscere la propria idea di vino e di confrontarsi sui vini in degustazione, ascoltando critiche e pareri di chi assaggiava, mentre il territorio faceva da background alle parole.
Forse a volte un pò di confusione, poco affine ad alcuni assaggi, ma del resto è inevitabile in contesti del genere. L’augurio è ovviamente quello di vedere crescere il pubblico e l’attenzione verso questi eventi, senza però compromettere l’attenzione ed il piacere per la parte didattica.

Mercato dei Vini 2014 – Gli assaggi da non perdere

Come per InBianco, riporto qualche nome di produttore, per me interessante tra quelli incontrati, da segnare e “portare a casa” per chi avrà l’onore e l’onere di leggere questo articolo:

  1. But di Meistro Flavio: buonissima la sua Barbera, succosa ed immediata.
  2. Ca’ Richeta: molto piacevole parlare di vino con lui. Un bel Nebbiolo, da aspettare, di prospettiva.
  3. Antonio Panigada: Non conosciuto da tanti, di lui ho già parlato in un precedente post. I suoi sono grandi vini, ieri assaggiato un Passito da far rimanere di stucco. Un siciliano sulle colline di San Colombano. Provare per credere!
  4. AR.PE.PE: conosciuto da tutti, giustamente. Grandi vini, da assaggiare però con calma ed in silenzio, da scoprire lentamente, non immediati, seducenti in profondità.
  5. Castello di Stefanago: gli spumanti Cruasè con il metodo ancestrale lasceranno estasiati molti amanti delle bollicine che ancora non conoscono i fratelli Baruffaldi.
  6. Marco Vercesi: uomo e famiglia simpaticissimi. Schietti e ruspanti. Come i suoi vini, da provare assolutamente.
  7. Borgo Stajnbech: grande tipicità nel Refosco, ed un Tocai minerale ed elegante, tra i vini da ricordare della giornata.
  8. PieroPan: i suoi Soave sono grandi vini bianchi. Interessante il Valpolicella Classico.
  9. Manincor: una Schiava notevolissima, piacevole ma non banale, ricca e molto fine.
  10. La Tosa: una Malvasia di Candia buonissima, dolce e vellutata, persistenza lunghissima.
  11. Fabbrica di San Martino: dei Sangiovese di razza, ancora giovani con un tannino ancora da levigare, ma con stoffa e prospettiva di grandezza.
  12. Il Calamaio: affabili, competenza e passione. Anche qui un gran bel Sangiovese, da aspettare, ma complesso e molto ampio.
  13. Moroder: altra cantina molto nota per gli appassionati di vino e di Montepulciano. Anche qui vini ancora tannici e con astringenza marcata. Ma il Dorico ha qualità da vendere.
  14. PierLuigi Zampaglione: tre Fiano di Avellino di rottura, tra i vini più estremi assaggiati durante la giornata. Grandissimo naso, corrispondenza naso-bocca ed armonia un pò da trovare. Da assaggiare. Proprietari squisiti.
  15. Morella: Primitivo sugli scudi. Potente ma fine, gran corpo ma armonia e complessità nella beva.
  16. ‘A Vita: sono molto affascinato da Vitigni come il Gaglioppo. Qui grande tipicità ed espressione del territorio nei tre campioni assaggiati. Ancora un pò rustici, ma grandi vini in prospettiva.

Purtroppo, mi rendo conto anche compilando queste note, che sono tanti i produttori che non ho potuto assaggiare, e che avrebbero meritato attenzione e dedizione.
La sfida per il prossimo anno sarà fare due giorni e completare il cerchio.
Posso dire con convinzione che è stata una giornata all’insegna del lavoro, della ricercatezza e della passione per i vini veri, storie di uomini e donne che hanno amore e attaccamento per il territorio e per il vino, capaci di accendere entusiasmo e desiderio al di là di ogni bandiera e convinzione.

Personalmente, l’interesse per i vini prodotti in modo più naturale, e per i Vignaioli Indipendenti, per quello che rappresentano e portano avanti, sta crescendo in modo rilevante e non mi stancherò di continuare a ricercare, scoprire, assaggiare e narrare anche queste Strade del Vino.

Appassionato di Vino ormai dal 2005, assaggiatore ONAV di primo livello, tante serate e visite in cantina con devozione a Bacco..ho lanciato Trovino per aggregare contenuti e opportunità..e ora il Blog per unire in un coro unico la voce di produttori, enotecari, assaggiatori, giornalisti e poeti del vino...

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Commenti

4 risposte a “Mercato dei Vini a Piacenza: La Terra Promessa dei Vignaioli Indipendenti”

  1. Ben fatto Massimo! Condivido quanto hai scritto. Il FIVI sta diventando l’evento più interessante, persino del VinItaly, dove ormai le solite criticità si sono cristallizzate e difficilmente verranno superate.
    Sono d’accordo con te per quanto scrivi sui vini di Flavio Meistro, Il Calamaio, Fabbrica di San Martino, ‘A Vita e Castello di Stefanago. Mi segno gli altri che non ho provato, sarà bello confrontarci in futuro.
    Grazie per il contributo e a presto!

    • Massimo ha detto:

      Grazie a te Francesco! Concordo, sarà molto interessante fare due chiacchiere.
      Condivido le tue impressioni su VInitaly, più utile per fare contatti che per assaggiare o capire meglio nuovi vini o territori.

      a presto

      Massimo

  2. Maurizia Gentili ha detto:

    Ciao Massimo,non sò se ci siamo o meno incontrati in mezzo alla grande folla di visitatori…è la seconda volta che partecipo al Mercato come artista; dipingendo con il vino quale miglior posto per rifornirsi di colori???La loro arte di fare il vino viene da me fissata sulla carta con la mia arte di dipingere con il vino!
    il piccolo appunto che fai sulla disposizione in un primo momento l’ho pensato anch’io…quando andavo alla ricerca di “colore”….ma mi è servito per incontrare realtà che non conoscevo.
    Arrivederci al prossimo evento…e ti chiederò sicuramente di spendere due parole anche per me, una vignaiola atipica, che usa un metodo un pò particolare per far conoscere questa ricchezza della nostra terra.
    ciao,Maurizia

    • Massimo ha detto:

      Maurizia benvenuta!

      Che piacere leggerti. Grazie per il commento. Ho dato un’occhiata al tuo sito, molto carino e ricco di contenuti. I tuoi lavori sono belli, molto particolari. Se ci sarà occasione ci incontreremo ad uno di questi eventi, cosi mi fai vedere con calma le tue opere, che parlano di vino in modo originale ed espressivo. Non sono esperto ma sempre curioso;)

      Un saluto e buona settimana
      Massimo

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