Il Grappolo d’Oro: Chiuro festeggia i grandi Nebbiolo di Valtellina

Il Grappolo d'Oro 2016 a Chiuro - Valtellina

Frammenti di storia, incontri col gusto, momenti di cultura, spettacolo, musica e canto corale fanno da sfondo al vero re della festa: il Grande Vino Valtellinese!” Ecco come nel pieghevole dedicato alla manifestazione viene presentata l’Edizione 2016 de “Il Grappolo d’Oro”, svoltasi a Chiuro – in Valtellina – per la 33a volta dal 2 all’11 settembre. Poche parole capaci di sottolineare come il vino sia parte integrante della nostra storia e della nostra cultura ma, nel contempo, ingrediente irrinunciabile dei momenti di gioia e convivio. Il programma della manifestazione, totalmente incentrato sull’enogastronomia della Valle, ha visto un fitto suggerirsi di eventi di vario genere. Ritengo importante mettere in evidenza la capacita degli organizzatori – Comune e Pro Loco di Chiuro – di alternare momenti di approfondimento culturale, quali “Canto DivinoNote liriche in Cantina” o la Mostra “L’Arte contemporanea legge l’Ariosto”, ad altri dedicate al recupero, alla valorizzazione e alla conoscenza dei valori enogastronomici locali e delle tradizioni ad essi collegati. Ecco quindi la possibilità di degustare il meglio dei vini e dei prodotti gastronomici locali nel corso de “Le corti dei vini e dei sapori” oppure durante “Il percorso del gusto” oppure la possibilità di assistere alla tradizionale Corsa delle botti.
In ambito più strettamente enologico da segnalare il Convegno “Narrare il mondo del vino alle giovani generazioni. una questione di cultura della sostenibilità, d’investimento sulla scuola, sulla didattica e l’innovazione” dedicato all’educazione al consumo consapevole; di sicuro interesse anche il secondo Convegno “La Valtellina del vino incontra la vitivinicoltura della Valpolicella” con la partecipazione di Daniele Accordini, vicepresidente del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, conclusosi con una degustazione guidata.

Il Concorso Enologico Provinciale dei Vini di Valtellina “Il Grappolo d’oro”

Per noi enoappassionati anche quest’anno ha rivestito un notevole interesse il Concorso Enologico Provinciale dei Vini di ValtellinaIl Grappolo d’Oro”, giunto alla sua quarta Edizione e interamente dedicato ai vini Valtellina Superiore Docg al quale ho avuto il piacere di partecipare in veste di giudice. Come nella scorsa Edizione, anche quest’anno ogni vino è stato assaggiato, rigorosamente alla cieca, una prima volta da cinque diverse commissioni composte da sommelier AIS, assaggiatori ONAV, enologi e viticoltori, consumatori e ristoratori, giornalisti: ciascuna commissione ha premiato il vino ritenuto di maggior interesse. In seguito, una commissione finale, comprendente due membri scelti da ciascuna professionalità, ha premiato col Grappolo d’Oro il vino ritenuto più meritevole fra i cinque selezionati durante la prima fase di assaggi. Particolare attenzione è stata posta alla valutazione della tipicità dei vini oltre, ovviamente, a quella della loro qualità in assoluto. Credo sia opportuno ricordare che il disciplinare del Valtellina Superiore Docg prevede l’utilizzo di uve Nebbiolo – localmente chiamata Chiavennasca – in percentuale non inferiore al 90%. Questo fatto, unitamente alle difficili condizioni pedoclimatiche di coltivazione – forte acclività con esposizione a Mezzogiorno, suoli sottili, ampie escursioni termiche – fa sì questi vini siano in grado di esprimere grande finezza, eleganza e longevità.

Bottiglie Valtellina Superiore DOCG al Grappolo d Oro 2016

I vini di Valtellina sono contraddistinti, in gioventù, dal colore rubino non particolarmente intenso, che, dopo alcuni anni di invecchiamento, muta in un luminoso granato che li accompagnerà molto a lungo negli anni. In gioventù regalano, al naso, note di piccoli frutti rossi e marasca, con sentori floreali che riportano alla violetta. Col trascorrere degli anni emergono sensazioni minerali affiancate dalle spezie dolci, da una gradevole nota ematica e, frequentemente, da ricordi di scorza di arancia amara. In bocca aprono ampi e caldi, con una trama tannica fitta e lungamente giovanile che, unitamente alla marcata freschezza, conferiscono loro nerbo e fascino.
I 18 vini in concorso – presentati da 13 Cantine – hanno ulteriormente evidenziato la tendenza, ormai consolidata, di costante crescita qualitativa, non solo limitata a qualche etichetta ma riferita all’insieme dei prodotti degustati. Gli assaggi, infatti, oltre a rispondere pienamente alle caratteristiche territoriali e del vitigno, hanno saputo esprimere personalità, finezza e longevità; quest’ultima caratteristica è ben testimoniata dalla presenza in degustazione di bottiglie del 2009, 2007 e 2001.

Bottiglie Valtellina Superiore DOCG al Grappolo d Oro 2016

Ar. Pe. Pe – Buon Consiglio – Valtellina Superiore Docg Grumello – Riserva 2007

Vincitore del Grappolo d’Oro 2016
1° Classificato Commissione Enologi e Viticoltori
1° Classificato Commissione Giornalisti
1° Classificato Commissione ONAV

Questo Grumello racchiude in sé le migliori qualità dei vini di Valtellina, ovvero eleganza, complessità e longevità. Si offre allo sguardo sfoggiando un luminoso color granato che ci conduce all’assaggio carichi di aspettative che non saranno deluse. Al naso, apre ampio e armonico in un susseguirsi di sensazioni tra loro complementari che sembrano condursi per mano. Ecco, quindi, che alle iniziali note di confettura di fragola e ciliegia seguono sentori di scorza d’arancia, noce moscata e violetta appassita a loro volta seguite, col trascorrere dei minuti, dal profumo del tamarindo nonché dalle prime sensazioni di cuoio, a ricordarci gli anni trascorsi. L’ingresso in bocca è ampio e avvolgente in virtù della pienezza del corpo, sostenuto da una struttura tannica fitta e setosa e da una freschezza ancora non doma. La lunga persistenza e la piacevolezza del fin di bocca concludono un assaggio capace di ben rappresentare le grandi qualità delle vitivinicoltura di queste terre.

Fojanini, Az. La Castellina – Le Barbarine – Valtellina Superiore Docg Sassella – Riserva 2009

1° Classificato Commissione AIS

È sempre il granato a introdurci a questo secondo assaggio il cui bouquet, capace di coniugare finezza e intensità, ci regala note di confettura di fragola arricchite da piacevoli sensazioni di spezie dolci e cuoio; dopo una lieve rotazione, tra le sue pieghe scopriamo i sentori agrumati del chinotto unitamente alle note floreali della violetta appassita. Al gusto, si presenta ampio, intenso e fine e regala un ottimo corpo capace di avvolgere, come un morbido abito, i tannini eleganti e maturi e l’ancora ben percepibile freschezza; davvero degne di nota la persistenza e la gradevolezza di beva.

Balgera – Riserva del Fondatore – Valtellina Superiore Docg – 2001

1° Classificato Commissione Consumatori e Ristoratori

Ottenuta mediante l’aggiunta di una piccola percentuale di Sforzato Docg che le conferisce grande longevità, la Riserva del Fondatore stupisce proprio per le caratteristiche di gioventù, a dispetto delle ormai 15 vendemmie trascorse dalla sua nascita, che si manifestano a partire dalle evidenti pennellate rubino che ancora ravvivano il suo caldo e luminoso color granato. È al naso, però, che questa sua grande resistenza al tempo si rende pienamente manifesta, grazie ai sentori di piccoli frutti rossi freschi, che rimandano la nostra memoria ai lamponi e alle fragoline di bosco; pochi istanti nel calice e il suo bouquet acquista complessità esprimendo note di violetta appassita e noce moscata unitamente a sensazioni di cuoio, unica concessione olfattiva agli anni trascorsi. In bocca, si presenta ampio, elegante, di ottimo corpo e con una tessitura tannica davvero di grande stoffa; la lunga persistenza ci accompagna, da ultimo, all’inevitabile sorso successivo.

Ho sempre cercato di vivere coniugando la mia voglia di imparare con la necessità materiale di uno stipendio a fine mese, il più delle volte con risultati assai discutibili…. soprattutto per quanto riguarda quest'ultimo. Alla soglia dei 50 anni, ho affrontato una svolta epocale nella mia vita lavorativa. Laureato in Scienze Naturali, con un Dottorato di Ricerca in Biologia Cellulare e Animale e dopo aver dedicato i primi 20 della mia vita alla ricerca zoologica, alla conservazione della natura e all'insegnamento universitario, ho deciso di seguire l'altra mia grande passione, quella per l'enogastronomia. Credo, infatti, che cibo e vino rappresentino la storia e la cultura più profonda di un popolo almeno quanto la pittura, la musica o la letteratura. Oggi sono Esperto Assaggiatore e Docente ONAV, Sommelier, Degustatore Ufficiale e Relatore FISAR e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Dal 2012, dirigo il portale di cultura enogastronomica World Wine Passion oltre ad avere regolari collaborazioni con giornalisti quali Mauro Bertolli, Paolo Massobrio e Marco Gatti. Recentemente, sono stato nominato vicepresidente di una Commissione di Valutazione per l'ammissione dei vini al Merano Wine Festival.

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http://www.worldwinepassion.it/

Ho sempre cercato di vivere coniugando la mia voglia di imparare con la necessità materiale di uno stipendio a fine mese, il più delle volte con risultati assai discutibili…. soprattutto per quanto riguarda quest'ultimo. Alla soglia dei 50 anni, ho affrontato una svolta epocale nella mia vita lavorativa. Laureato in Scienze Naturali, con un Dottorato di Ricerca in Biologia Cellulare e Animale e dopo aver dedicato i primi 20 della mia vita alla ricerca zoologica, alla conservazione della natura e all'insegnamento universitario, ho deciso di seguire l'altra mia grande passione, quella per l'enogastronomia. Credo, infatti, che cibo e vino rappresentino la storia e la cultura più profonda di un popolo almeno quanto la pittura, la musica o la letteratura. Oggi sono Esperto Assaggiatore e Docente ONAV, Sommelier, Degustatore Ufficiale e Relatore FISAR e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Dal 2012, dirigo il portale di cultura enogastronomica World Wine Passion oltre ad avere regolari collaborazioni con giornalisti quali Mauro Bertolli, Paolo Massobrio e Marco Gatti. Recentemente, sono stato nominato vicepresidente di una Commissione di Valutazione per l'ammissione dei vini al Merano Wine Festival.


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