Il Sanctissimus: il Pinot Bianco secondo la Cantina San Paolo in Alto Adige

Vigneto del Sanctissimus - Cantina San Paolo

La potenza, la complessità, l’eleganza: ciascuno di noi, nei propri assaggi, cerca vini capaci di esprimere al meglio queste grandi qualità e, nel contempo, ha chiara, nella propria mente, l’idea di ciò che un vino deve saper offrire per toccargli l’anima, per ricavarsi uno spazio indelebile nella mente divenendo parte integrante delle sue esperienze. Io cerco l’eleganza e la complessità, cerco di essere stupito ogni qualvolta porto il bicchiere al naso o alla bocca, cerco la sfida tra me e il vino per riuscire a carpirne l’essenza, per coglierne quel qualcosa di ineffabile che lo rende davvero degno di essere degustato. Molti vini sono buoni, sinceri compagni di una cena o di una chiacchierata con amici, pochi sanno essere protagonisti elevandosi da puro edonistico piacere per i sensi a nutrimento per l’anima e la mente.
Ad uno di questi vini, il Pinot Bianco Sanctissimus della Cantina Produttori San Paolo, al suo territorio, al vitigno e agli uomini che gli danno vita sono dedicate le righe che seguiranno.

Il Pinot Bianco, ovvero l’eleganza e la longevità

L’origine di questo nobile vitigno di Borgogna sembra essere dovuta a mutazioni spontanee a partire dal Pinot Nero; non è, però, ancora ben chiaro se sia derivato direttamente da una singola mutazione, così come sostenuto da Victor Pulliat nel 1868, oppure se derivi da una mutazione del Pinot Grigio, a sua volta originatosi da una mutazione del Pinot Nero, come descritto da Durand nel 1901. Ciò che è invece certo è che solo nel 1872, nel corso di un’ importante manifestazione vinicola a Lione, questa varietà è stata ufficialmente distinta dallo Chardonnay con il quale era stato, fino ad allora, confuso.
Attualmente, il Pinot Bianco è diffuso prevalentemente in Germania, Italia, Austria, Francia che, nel loro complesso, ospitano circa il 70% della superficie mondiale vitata con questa varietà; Repubblica Ceca, Russia, Slovenia e Slovacchia accolgono la quasi totalità del rimanente 30%. È praticamente assente negli altri continenti. In Italia è oggi presente su una superficie pari a 3086ha dei quali 493 in Alto Adige, 81 in Trentino e 376 in Friuli; i rimanenti 2137ha sono distribuiti fra le altre Regioni.
È un vitigno che è in grado di dare vita a vini eleganti, freschi, profondi e, se ben realizzati, assai longevi; tali vini sono, generalmente, caratterizzati, in relazione al loro stato evolutivo, da sentori di mela, albicocca, ananas, miele e noce.

La Cantina di San Paolo e il suo territorio

Grappolo con ceppo in vigneto Sanctissimus
Immersa nei vigneti e nei frutteti che ricoprono i versanti della sponda destra della Val d’Adige, la frazione San Paolo di Appiano (BZ) ospita l’omonima Cantina dei Produttori, una realtà di grande importanza economica e sociale. Nata nell’ormai lontano 1907 dalla felice intuizione di 36 soci, nel 2007, a cento anni dalla sua fondazione, la Cooperativa Cantina Produttori San Paolo contava ben 215 soci fortemente impegnati nel coniugare sviluppo e sostenibilità ambientale, qualità e produzioni importanti anche dal punto di vista quantitativo. Efficienza energetica, fonti rinnovabili, recupero di calore per il processo produttivo e il riscaldamento degli ambienti, cantina gravitazionale realizzata su più livelli, viticoltura a basso impatto, limitate emissioni e attenzione alla qualità delle acque e dei suoli sono solo alcune delle pratiche virtuose messe in pratica per far sì che lo sviluppo sostenibile smetta di essere solo uno slogan, ma si trasformi in una realtà. Nel contempo, grande attenzione è posta nelle pratiche di vigna e cantina finalizzate all’ottenimento di uve e vini di pregio nonché alla produzione di redditto che garantisca la qualità della vita dei conferitori e dei dipendenti.
I vigneti, spesso posti su versanti assai acclivi con esposizione a Mezzogiorno, si sviluppano generalmente su suoli di origine morenica, ricchi di scheletro e ben drenanti. La temperatura media annuale si colloca intorno ai 10°C mentre le precipitazioni annue complessive raggiungono gli 800 – 900mm. Le Alpi proteggono il territorio dai venti e dalle perturbazioni settentrionali, mentre a sud la Valle dell’Adige si apre ai caldi venti del Lago di Garda e del bacino mediterraneo, dal quale giunge anche la necessaria umidità.

Sanctissimus – Pinot Bianco Riserva – Alto Adige Doc – 2013

Sanctissimus - Pinot Bianco Riserva - Cantina San Paolo
Prodotto da uve ottenute da un vigneto impiantato nel lontano 1899 e ritenuto essere il più antico vigneto di Pinot Bianco dell’Alto Adige, il vino trae molte delle sue caratteristiche dalla perfetta esposizione a meridione, dalle correnti calde che risalgono lungo il ripido versante nonché dalle rese ridotte (45q/ha) dovute all’età stessa del vigneto e dalle tecniche di allevamento. Il suolo, di origine morenica, è di natura calcarea e il vigneto si estende a quote comprese fra i 350 e i 400 s.l.m.
In cantina, il Sanctissimus è ottenuto mediante spremitura soffice, fermentazione delicata sulle bucce e affinamento in grandi anfore di terracotta.
Un elogio al fascino e all’eleganza: così si propone, fin dal primo sguardo, questo Pinot Bianco quando l’occhio si nutre del suo cristallino color paglierino intenso reso ancor più vivido dalle evidenti screziature dorate. È al naso, però, che il Sanctissimus può veramente iniziare a esprimersi pienamente. Il suo bouquet, molto intenso, complesso e fine, cresce lentamente, dando modo di godere della successione di profumi che si offrono dal bicchiere: sentori di frutta gialla matura, chiaramente riconducibili all’albicocca e alla mela golden, seguiti dalle note floreali del gelsomino, aprono le successione; seguono sensazioni di pepe bianco, pompelmo giallo, miele ed erbe provenzali che si alternano alla freschezza delle note balsamiche e ai sentori minerali che sembrano condurci fra le rocce dolomitiche che sovrastano, in lontananza, il vigneto.
In bocca è ampio, rotondo, profondo e di grande armonia; sfoggia ottimo corpo e netta freschezza, in un connubio che, grazie a finezza ed equilibrio, dà origine a un vino complesso, ma di beva molto gradevole. La lunga persistenza e la piacevolezza del fin di bocca ci accompagnano lungo i ripetuti assaggi verso la nostalgia di una bottiglia ormai terminata.
Degustazione del 7 luglio 2016

Cantina Produttori San Paolo
Via Castel Guardia, 21
39050 San Paolo – Appiano (BZ)
Tel. 0471 662183
E-Mail: info@stpauls.wine
www.stpauls.wine

Ho sempre cercato di vivere coniugando la mia voglia di imparare con la necessità materiale di uno stipendio a fine mese, il più delle volte con risultati assai discutibili…. soprattutto per quanto riguarda quest'ultimo. Alla soglia dei 50 anni, ho affrontato una svolta epocale nella mia vita lavorativa. Laureato in Scienze Naturali, con un Dottorato di Ricerca in Biologia Cellulare e Animale e dopo aver dedicato i primi 20 della mia vita alla ricerca zoologica, alla conservazione della natura e all'insegnamento universitario, ho deciso di seguire l'altra mia grande passione, quella per l'enogastronomia. Credo, infatti, che cibo e vino rappresentino la storia e la cultura più profonda di un popolo almeno quanto la pittura, la musica o la letteratura. Oggi sono Esperto Assaggiatore e Docente ONAV, Sommelier, Degustatore Ufficiale e Relatore FISAR e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Dal 2012, dirigo il portale di cultura enogastronomica World Wine Passion oltre ad avere regolari collaborazioni con giornalisti quali Mauro Bertolli, Paolo Massobrio e Marco Gatti. Recentemente, sono stato nominato vicepresidente di una Commissione di Valutazione per l'ammissione dei vini al Merano Wine Festival.

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Ho sempre cercato di vivere coniugando la mia voglia di imparare con la necessità materiale di uno stipendio a fine mese, il più delle volte con risultati assai discutibili…. soprattutto per quanto riguarda quest'ultimo. Alla soglia dei 50 anni, ho affrontato una svolta epocale nella mia vita lavorativa. Laureato in Scienze Naturali, con un Dottorato di Ricerca in Biologia Cellulare e Animale e dopo aver dedicato i primi 20 della mia vita alla ricerca zoologica, alla conservazione della natura e all'insegnamento universitario, ho deciso di seguire l'altra mia grande passione, quella per l'enogastronomia. Credo, infatti, che cibo e vino rappresentino la storia e la cultura più profonda di un popolo almeno quanto la pittura, la musica o la letteratura. Oggi sono Esperto Assaggiatore e Docente ONAV, Sommelier, Degustatore Ufficiale e Relatore FISAR e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Dal 2012, dirigo il portale di cultura enogastronomica World Wine Passion oltre ad avere regolari collaborazioni con giornalisti quali Mauro Bertolli, Paolo Massobrio e Marco Gatti. Recentemente, sono stato nominato vicepresidente di una Commissione di Valutazione per l'ammissione dei vini al Merano Wine Festival.


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